Sempre più spesso nell'educazione del cane il cibo sta diventando il protagonista indiscusso, soprattutto perchè sembra un sistema semplice per ottenere dei risultati, ma in realtà se usato senza cognizione di causa ( cosa che ultimamente si vede succedere sempre più spesso ), porta più problemi che benefici.
Sebbene nutrirsi sia uno degli stimoli fondamentali per il cane, il cibo ha un peso che è parecchio variabile e dipende da fattori come l'appetibilità, la fame e la condizione psicofisica del cane e non ultimo lo stato sociale di chi lo distribuisce: ad esempio se il cane ha appena mangiato, sarà meno interessato al cibo, oppure riterrà più o meno importante un boccone in base al suo gusto, oppure se impaurito, non sarà interessato, o se sta pensando di aggredire un altro cane non sposterà la sua attenzione sul cibo, ugualmente se il cibo viene dispensato da una persone più bassa di rango, esso sarà più una cosa dovuta che un rinforzo positivo .
Questo succede anche nel mondo umano: una ricompensa ha un valore maggiore tanto più e alta nella nostra scala di valori, similmente un "premio" potrà distogliere la nostra attenzione in base allo stimolo che ci da ( ad esempio se regaliamo un libro sulla fenomenologia dello spirito di Hegel ad un ragazzino di 10 anni, lo prenderà in mano per pochi minuti e poi tornerà a giocare alla plastation ) ed ugualmente un complimento sarò tanto più gratificante quanto più abbiamo considerazione della persona che ce lo fa
Una delle mode più in voga al momento suggerisce di utilizzare il cibo per correggere dei comportamenti indesiderati.
Tale moda si basa sulla teoria che il cibo possa distrarre il cane dallo stimolo che innesca il comportamento errato.
Il cibo in questo caso al limite distrae il cane, ma spostare l'attenzione dallo stimolo non risolve il problema, esso semplicemente fa sì che il problema passi in secondo piano. Tale teoria tra l'altro può risultare vera finchè lo stimolo da cui si deve distrarre il cane ha una intensità inferiore a quella del cibo, ma nel caso in cui lo stimolo abbia una intensità superiore il cibo non servirà a nulla.
Inoltre quando il cane ha un atteggiamento errato o sta vivendo una situazione con uno stato d'animo errato, è più probabile che il cibo, poichè è visto come rinforzo positivo, rafforzi tale comportamento anzichè estinguerlo.
Ad esempio usare il cibo per distrarre un cane che mangia quello che trova in terra ( come purtroppo insegnano certi educatori ) più probabilmente condizionerà il cane a cercare con maggiore foga per poter ottenere il premio in cambio di ciò che ha trovato più che fargli smettere quel comportamento. (in effetti è il sistema che si usa per insegnare al cane ad andare a tartufi )
Quindi il cibo usato come esca o alternativa per demotivare un comportamento non sempre è efficace ed a volte anzi lo rinforza.
Una situazione, in cui il cibo può aiutare, invece è nella risoluzione di fobie e paure di non grande identità: esso può essere usata come esca per fare avvicinare il cane all'oggetto causa di pauraper farlo abituare a tale oggetto. Se la paura è data da particolari situaizoni, il cibo può essere usato per portare il cane in luring per distrarlo dalla situazione.
In entrambi i casi, però, lo stimolo avverso deve avere una intensità inferiore all'interesse che suscita il cibo, altrimenti il cane o eviterà perfino il cibo, o elaborerà semplicemente una strategia per ottenere il cibo evitando lo stimolo avverso, oppure, molto difficile, ma non impossibile, associerà il tipo di cibo allo stimolo avverso, arrivndo in futuro a rifiutare tale cibo.