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Una delle nozioni più ostiche in cui si imbatte un neofita della cinofilia, è quando premiare / correggere il proprio cane.
Non è semplice per un essere umano entrare nella mente del cane e non solo sapere cosa premiare o correggere ( spesso involontariamente si premiano atteggiamenti sbagliati e si correggono atteggiamenti giusti ), ma anche quando ( e dove ).
Se il dove, cioè il luogo ( sarebbe meglio dire punto esatto ) in cui si premia o corregge il cane, è importaante, ancora di più lo è il quando cioè il momento esatto in cui somministrare un premio o una correzione al cane.
Una delle cose da tenere bene a mente è che il cane apprende in base alle conseguenze immediate delle sue azioni e che le sue decisioni ( e quindi azioni ) vengono attivate da uno stimolo e vengono spesso "ripescate" dalle esperienze precedenti.


Mi risulta più semplice introdurre il discorso facendo alcuni esempi di tempistiche errate.

  • Un esempio di tempismo errato che si vede spesso da parte dei pardoni e viene fatto in assoluta buonafede è quello di sgridare il cucciolo che ha fatto pipì in casa quando si trova la pipì e non tentare di bloccarlo nel momento esatto in cui la sta facendo.
    La classica frase è "sono arrivato a casa, ho visto la pipì in mezzo alla stanza ed il mio cucciolo era nella cuccia con l'aria colpevole, quindi ha capito che avevva fatto un cosa brutta". Ciò è completamente sbagliato, il cane non ha capito di avere sbagliato, ha semplicemente imparato che se entrate in casa e c'è della pipì sul pavimento, a lui capita una cosa spiacevole ( viene rimproverato ) e di di conseguenza non ha un atteggiamento felice, ma non ha assolutamente capito che la sgridata è conseguenza del fatto che lui ha fatto la pipì tempo prima.
  • Un altro caso, altrettanto esplicativo è quello che si vede spesso nelle arre cani: il proprietario vuole andarsene e chiama il cane più e più volte, il cane inve ce preferisce restare e lo ignora. La frustrazione del proprietario cresce e quando alla fine il cane si decide ad arrivare, il padrone lo sgrida, perchè non è arrivato al richiamo.
    Nella testa del padrone, il cane viene sgridato perchè non è arrivato e quindi la prossima volta ci ripensa anzichè fare orecchie da mercante.
    Nella testa del cane, il padrone lo sgrida perchè lui anzichè restare a giocare è arrivato davanti a lui e quindi la prossima volta ci pensa bene prima di venire dal padrone.
    Il cane ha appreso che se va dal padrone, prende una sgridata.

Quindi

  • quando dobbiamo premiare un cane pensiamo "cosa sto preminado in questo esatto momento? Sta facendo la cosa corretta, ha lo stato d'animo corretto?
  • quando dobbiamo correggere un cane pensiamo "quello che mi sto accingendo a correggere è realmente l'atteggiamento errato che non desideravo , oppure il mio cane  sta già compiendo una azione diversa o ha già cambiato emozione?


Ora che abbiamo capito quando premiarlo, cerchiamo di essere veloci e precisi: quando premiamo il cane, assicuriamoci che stia ancora compiendo l'azione che desideriamo o abbia lo stato d'animo / emozione corretti. Lo stesso vale per le correzioni: se attendiamo troppo per la correzione, rischiamo di fare arrivare la correzione quaando il cane non sta più sbagliando.


Un esempio di sequenza P+, R+ corretta  ( vedere "Rinforzi e Punizioni nell'educazione del cane " ) può essere la seguente: siamo a passeggio con il nostro cane, il cane inizia ad abbaiare verso un altro cane, lo correggiamo nell'immediato, lui smette, si gira e guarda noi, lo lodiamo.
Abbiamo corretto il cane MENTRE stava compiendo l'azione sbagliata ( la sua azione non ha portato conseguenze positive nell'immediato ), lo abbiamo premiato MENTRE stava adottando il comportamento corretto ( ci ha guardato ed il guardarci a fronte di uno stimolo - il cane varso cui abbaiava - gli ha portato vantaggio )